Il contesto attuale ci ha portato ad attivare cambiamenti e risposte rapide nelle nostre organizzazioni, diventando sempre più resilienti e proattivi.
Ma quando parliamo di resilienza a cosa facciamo riferimento? E perché un imprenditore dovrebbe utilizzare tale paradigma all’interno del sua organizzazione?
In questo articolo vedremo assieme il legame che si è creato tra resilienza e management, focalizzandoci su che cos’è, come un imprenditore può diventare resiliente e attivare tale caratteristica all’interno della sua impresa e come abbiamo integrato tale capacità all’interno di Logcenter.
LA RESILIENZA, LA RISPOSTA AL CAMBIAMENTO
I cambiamenti repentini del mercato hanno portato le imprese a modificare i propri comportamenti e a essere maggiormente reattive e resilienti.
La resilienza è diventata così parte integrante del management, modificando i tradizionali paradigmi di governance aziendale.
Ma che cosa esprime questa caratteristica tipica dell’essere umano?
Quando parliamo di resilienza facciamo riferimento alla capacità di persistere nei propri obiettivi anche difronte alle avversità, di cogliere le sfide che il contesto ci presenta e di analizzare il problema con la consapevolezza di poterlo risolvere.
Queste caratteristiche sono fondamentali per la vita delle persone, ma lo sono di più nelle imprese dove l’individualità diventa collettività (leggi il mio articolo dedicato all’Intelligenza Emotiva in azienda).
Una Pmi resiliente accetta il cambiamento come un elemento positivo che può spingere la sua crescita.
Si adattano i comportamenti in base alle situazioni e ci si organizza per trovare assieme delle soluzioni efficaci che possano creare un nuovo equilibrio in cui l’azienda può svolgere la sua attività.
In particolare, nelle imprese in cui si utilizza la resilienza nel management:
- Si sviluppano competenze professionali che trasformano i punti di debolezza in forza, limitando il sorgere di eventuali crisi;
- Si dà rilevanza alle diversità, che permettono di amplificare la capacità del pensiero laterale di ogni persona e di incentivare il problem solving e la ricerca di soluzioni nuove e innovative;
- Si creano e si consolidano reti sociali fondamentali che permettono di diffondere e accrescere il proprio bagaglio di esperienze, utile per rispondere rapidamente alle esigenze e ai bisogni che emergono.
Come puoi vedere la resilienza nel management è un paradigma fondamentale per le imprese di oggi e di domani, ma per integrarlo nell’azienda deve essere presente un leader che vede in questa capacità la sua arma vincente per competere nel mercato.
IL LEADER e L’IMPRENDITORE RESILIENTE
Un imprenditore o leader resiliente è colui che si appassiona alle persone e le mette al centro di ogni attività svolta dalla sua azienda.
Possiede una mente visionaria e lavora su competenze che gli permettono di essere innovativo e rischioso allo stesso tempo, in modo da sfruttare al meglio le sfide che emergono.
Ciò gli permette di analizzare i fatti che accadono oggi per comprendere quali opportunità potranno emergere domani, anche nel caso in cui si manifestino problematicità o eventi negativi.
Inoltre gestisce in modo ottimale il proprio stress e quello dei suoi collaboratori, spingendo quest’ultimi a non dubitare di loro stessi e a provare a dare il massimo per risolvere le situazioni di disagio.
Crea rapporti di fiducia all’interno dei suoi team e della comunità, diventando un vero e proprio connettore, attraverso la sua capacità di moderazione.
Inoltre decentra parte del suo controllo, affidando ai collaboratori alcune responsabilità e crea ambienti di lavoro in cui la creatività può esprimersi al meglio.
Un leader resiliente applica in azienda:
- Una comunicazione empatica e assertiva;
- Una autoconsapevolezza e regolazione emotiva;
- Un serie di abilità motivazionali verso i team e tutti gli stakeholder con cui interagisce;
- Un approccio mentale basato sulla positività e sulla ricerca di soluzioni alternative;
- Una buona gestione dello stress e dei conflitti;
- Una consapevolezza sociale utile per creare relazioni rispettose e significative.
Io e mio fratello Antonio anni fa abbiamo applicato questo paradigma in Logecenter, partendo innanzitutto da noi stessi e dal nostro modo di vedere la casualità.
Abbiamo compreso che per essere davvero resilienti e avere un’azienda resiliente dovevamo diventare noi stessi degli agenti del cambiamento.
COME ATTIVARE LA RESILIENZA IN AZIENDA
Per poter integrare la resilienza all’interno della propria azienda e del proprio management bisogna seguire alcuni step fondamentali.
Come ti ho appena raccontato, la chiave per far partire questo processo è la presenza di un imprenditore resiliente, che possa trasferire la sua capacità di essere agente del cambiamento ai suoi collaboratori e alla sua impresa.
Dopodiché si deve strutturare il contesto attuale in cui l’azienda opera, coinvolgendo tutti i livelli aziendali e i team che si devono prefissare come obiettivo quello di generare un’organizzazione resiliente.
È l’intero gruppo che, supportato attivamente dall’imprenditore, si attiva affinché tutta l’azienda integri questo paradigma al suo interno e diventi essa stessa un agente del cambiamento.
Il leader, ma soprattutto il management, deve creare e coltivare un ambiente favorevole allo sviluppo di comportamenti di resilienza: deve comprendere le dinamiche di relazione fra le risorse coinvolte e favorire gli scambi in modo da stimolare le azioni resilienti.
Le persone non vanno solo gestite, ma guidate verso soluzioni alternative che possono essere applicate ora e nel futuro.
Inoltre è importante costruire un network di relazioni tra i vari livelli organizzativi, fondate sulla fiducia reciproca: deve esserci un forte senso di appartenenza che permetta di rafforzare il gruppo e di alimentare i comportamenti virtuosi.
Tale rete deve poi essere costruita anche all’esterno dell’azienda, coinvolgendo tutti quegli attori con cui la Pmi entra in contatto attraverso la sua attività (fornitori, associazioni di categoria, istituzioni, enti, ecc.).
La resilienza nel management e nella governance aziendale è un processo condiviso, che opera non solo per mano del singolo, ma attraverso il lavoro congiunto dell’intera impresa.
LOGCENTER E IL MANAGEMENT RESILIENTE
Da oltre 30 anni, io e Antonio lavoriamo nel mondo della logistica integrata e della movimentazione delle merci, assieme a un team di collaboratori straordinari che hanno deciso di far proprio l’approccio alla resilienza.
In Logcenter tutti siamo attori del cambiamento e mettiamo al centro di ogni attività le persone e la comunità che ci circonda (scopri come applichiamo nella nostra filiera la Supply Chain Anticipate).
Affrontando ogni giorno le problematicità con la consapevolezza che da ogni sfida si può trarre un insegnamento, individuiamo nuove soluzioni innovative che ci permettano di rispondere rapidamente alle esigenze che emergono.
La nostra filosofia è quella di pensare prima alle persone che compongono la comunità e poi ai processi che dobbiamo attivare, diffondendo la resilienza in ogni livello aziendale.
Coraggiosi e curiosi, non ci spaventiamo davanti alle avversità e all’evoluzione, ma ricerchiamo nuove idee per creare un benessere comune per l’intera collettività.
Siamo consapevoli e responsabili verso tutti gli stakeholder del nostro territorio e ci approcciamo alle criticità non lamentandoci, ma trovando delle soluzioni creative che risolvano prontamente i problemi.
In Logcenter la resilienza è di casa e, partendo proprio dal nostro management, ci approcciamo al cambiamento e all’evoluzione affrontando gli eventi con positività e con reattività.
La mia visione di management si arricchisce ogni giorno grazie alla curiosità che mi contraddistingue fin da bambino e alla resilienza che ho maturato nel tempo e che diffondo in tutto il mio ecosistema.
Scopri nel mio blog le news e le innovazioni che emergono nel mondo del management. E se vuoi saperne di più sulle skill necessarie per fare impresa nel domani, contattami!